Proiezione del film vincitore DIG Awards 2018, sezione Reportage Long
di Tristan Waleckx, Guillaume Beaufils [Francia 2017, 58' (v.o. sott.)]
vincitore DIG Awards 2018, sezione Reportage Long
La parola russa Kompromat (documento compromettente) è diventata di attualità dopo che l’FBI si è trovata ad affrontare alcune voci piuttosto imbarazzanti: i servizi segreti russi avrebbero avuto in mano il video di un’orgia di Donald Trump con diverse prostitute. La pratica del Kompromat, ben nota al KGB, prevede la sottrazione di immagini private per ricattare obiettivi politici (giornalisti, esponenti dell’opposizione, diplomatici). Putin se ne è servito per rafforzare il suo potere e tenere sotto scacco gli avversari, e ha trasformato una tattica antica in uno strumento di propaganda, ricorrendo a piattaforme online specializzate nella divulgazione di documenti scabrosi. Il documentario è il primo a soffermarsi sia sulle vittime che sui responsabili di queste montature mediatiche, rivelando anche la storia finora ignota di un espatriato francese costretto a fuggire dalla Russia in seguito ad accuse infamanti.